martedì 18 settembre 2012

Il primo giorno di nido… e il secondo…



Con una settimana di ritardo rispetto agli altri bambini - causa malattia - ieri abbiamo cominciato l’avventura del nido, insieme con l’inseparabile amico Winnie the Pooh.
Io sono stata presente ma piuttosto defilata, per non disturbare gli altri bimbi e per osservare le reazioni del mio piccolino.
Binotto è un gran curioso: dopo il mio incoraggiamento ha cominciato ad esplorare l’ambiente nuovo e si è impegnato nel collaudo di due cavallucci a dondolo di legno!
Ogni tanto si affacciava a controllare che io fossi ancora seduta sul divano dove mi aveva lasciato…


Al momento di andare a giocare in giardino le educatrici mi hanno chiesto di accompagnarlo perché da solo non voleva andare. Una volta fuori io mi son messa distante.
Lui era molto incuriosito dalla gran quantità di tricicli, macchinine, cavalcabili e piccole bici di cui l’asilo è dotato. Dopo un po’ è tornato dentro con un’educatrice e poi…non mi trovava più e si è messo a piangere! L’educatrice l’ha riportato fuori e mi ha chiamato subito, ma Binotto si era talmente convinto che io ero andata via che non mi vedeva nemmeno se gli ero davanti che lo chiamavo e salutavo!!
Però si è calmato in breve tempo e si è rimesso a giocare…


Dopo l’asilo l’ho portato a vedere l’ufficio dove lavoro, e lui è stato molto contento: c’erano un sacco di penne colorate con cui disegnare!
Ieri pomeriggio e stamani gli ho spiegato più volte che pian piano io andrò via dall’asilo per andare a lavorare e lui resterà a giocare, finché io tornerò a prenderlo per tornare a casa insieme.
Questa storia non gli piace molto, tanto che stamani voleva che chiamassi la tata per rimanere a casa a giocare con lei.
Invece siamo andati. Oggi lui si allontanava meno da me, non mi perdeva d’occhio un minuto per il timore che io me ne andassi. Dopo circa un’oretta che eravamo dentro il nido, sono riuscita a convincerlo ad andare insieme in giardino. Quando finalmente si è deciso a salire su un’altalena, l‘ho salutato spiegandogli che uscivo a fare una telefonata per lavoro e sarei tornata dopo poco tempo.
Avevo concordato con le educatrici di star fuori dieci/quindici minuti a seconda della sua reazione…
Son stata fuori ben trenta minuti, perché Binotto era tranquillo e sereno a giocare, prima sull’altalena e poi su una macchinina rossa che gli piace davvero tanto!
Quando son tornata era molto contento, ma non voleva andar via…
E quando, dopo un'altra mezzora, tutti i bambini uscivano, ho dovuto portarlo via in braccio mentre piangeva e urlava perché voleva rimanere!!!
Abbiamo fatto ridere tutti i genitori presenti: appena lo mettevo giù lui tornava alla porta per cercare di rientrare…


Inutile dire che spero tanto che vada avanti così!
Voi pensateci intensamente!
A presto!

9 commenti:

  1. Il distacco non è mai semplice per noi e per loro. Ricordo ancora il primo giorno di nido di Giulia: non mi perdeva d'occhio nemmeno un attimo, quando sono sparita salutandola e dicendole che sarei tornata è scoppiata in un pianto, l'ho consolata e l'ho lasciata giocare. Così per qualche giorno, ma poi ha capito che la lasciavo in un posto sicuro e che sarei andata a riprenderla. Le educatrici mi dissero che è positivo il pianto di un bimbo al distacco del genitore, perchè significa che sa bene quali sono i suoi riferimenti. E come suoi riferimenti noi dobbiamo cercare di fargli sapere che il nido è un luogo bello e sicuro, dove dopo torneranno tra le nostre braccia. Comunque ho visto bimbi non piangere per metà anno, e poi scoppiare fino alla fine di giugno. Prima o poi tutti piangono. E va bene così. Un bacio.

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    1. Ciao Adry e grazie infinite per aver condiviso la tua esperienza con noi!
      Io sono un po' scettica su questa teoria delle educatrici a proposito del pianto...ma vedremo cosa succede: vi terrò aggiornate.
      Buon lunedì!
      A presto!
      :-))

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  2. bravissimmoooo..invece con il mio e' andata malissimo :((

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    1. Carissima, grazie per la visita e il commento.
      Malissimo... ogni bambino hai suoi tempi e i suoi bisogni. Non ci dobbiamo far confondere: noi mamme sappiamo di cosa hanno bisogno i nostri figli e quando, nessuno sa ascoltarli come noi.
      Vi abbraccio forte!
      A presto!
      :-))

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  3. Lo farò!!! Vi penserò e nel frattempo ti auguro che non cambi nulla, anzi... se proprio deve cambiare qualcosa che lo faccia in meglio!

    P.s. grazie mille per il gentile commento al mio post... GRAZIE! ^_^

    Sara

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    1. Ciao Sara,
      grazie della visita gentile e dei pensieri positivi: mi hai aperto il viso in un sorriso!
      Buon lunedì anche a te!
      A presto!
      :-))

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  4. Caro!!!
    L'ingresso al nido è un momento davvero importante... la mia cucciola aveva 9 mesi, inserimento andato benissimo, dopo un mesetto circa un pò di crisi alla mattina, ma finora (18 mesi adesso) mai grandi pianti o atteggiamenti strani a casa... per noi è stata una splendida esperienza, tanto dipende dallo stato d'animo della mamma, quello conta più di tutto il resto!!!
    Un grande in bocca al lupo!!!"

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