domenica 29 luglio 2012

I due anni di Binotto



Come vi avevo anticipato, domenica scorsa – il 22 luglio - Binotto ha compiuto due anni e abbiamo celebrato con una bella festa a casa!
Lui è stato felicissimo di soffiare sulle sue due candeline: lo attendeva con eccitazione da almeno un mese e abbiamo dovuto riaccendere ancora e ancora e ancora…


A me sembra incredibile quanto il tempo voli via veloce: il mio piccino sta crescendo e acquisisce nuove abilità ogni giorno. E’ stupore e scoperta continua e stargli accanto è bellissimo e faticoso allo stesso tempo.


Allora apprezzo ancora di più - se possibile - la tenerezza che continua a impreziosire il nostro tempo insieme.

A presto!



Colgo l'occasione di questo post per partecipare a La foto della domenica di BimBumBeta!


giovedì 19 luglio 2012

Lettori digitali si diventa: con Siska Editore alla scoperta degli ebook!


Dopo il feedback ricevuto da Valeria e LaNinin sul mio post Il figlio dell’orco e della strega, Annalisa Uccheddu alias Siska Editore mi ha contattata per informarmi che vorrebbe donare un assaggio dello stesso libro alle lettrici del mio blog che hanno lasciato commenti e ad altre lettrici che vorranno lasciarne sempre su quel post.
L’opportunità si inserisce nell’iniziativa Lettori digitali si diventa -#lettoridigitalisidiventa, promossa dalla casa editrice attraverso il suo blog, sul quale poi si potrà andare a lasciare la propria testimonianza in merito all’esperienza fatta.


Ricapitolando, per partecipare occorre:

-       andare a leggere e commentare il mio post su Il figlio dell’orco e della strega;
-       mandarmi un’email a artemamma70(at)gmail.com indicando l’indirizzo al quale vorrete ricevere l’abstract di ebook;
-       attendere che Siska Editore vi recapiti l’omaggio;
-       godervi l’assaggio di lettura;
-       andare sul blog della casa editrice e lasciare la vostra testimonianza nella pagina Lettori digitali si diventa - #lettoridigitalisidiventa.

Vi aspetto numerose/i!

A presto!

mercoledì 18 luglio 2012

Annunciazione annunciazione!!

Domenica prossima, 22 luglio, festeggeremo il secondo compleanno del mio amato Binotto!


Sono tanto felice ed emozionata. Il tempo passa così velocemente che quelli che sembrano attimi sono giorni e settimane e mesi e anni. I miei occhi, il mio cuore, la mia mente e il mio sangue sono pieni di gioia e di amore per mio figlio, proprio per lui così come è.

A presto!

martedì 17 luglio 2012

Il figlio dell’orco e della strega*


Io sono un’amante maniacale dei libri di carta e del rapporto fisico che si instaura con gli stessi.  Oltre che leggerli, naturalmente, mi piace annusarli, guardarli, sfiorarne la copertina e le pagine, averli accanto o in borsa.
I libri fanno parte della mia vita da quando sono piccola e appena ho imparato a leggere ho cominciato a spendere i miei piccoli risparmi nel loro acquisto.
Ma sono anche una gran curiosa, e l’idea dell’ebook mi attrae e respinge da tempo.

Recentemente ho preso contatti con Annalisa Uccheddu, ex studentessa dell’Università di Pisa che ho conosciuto un po’ di anni fa e ideatrice di Siska Editore, una giovane casa editrice di libri digitali, e sono stata molto felice quando mi ha proposto di leggere una favola per bambini, “Il figlio dell’orco e della strega”, di cui mi ha donato l’ebook da lei pubblicato.

Pur non avendo tra le mani l’oggetto libro, il testo è così ben curato nell’impaginazione che mi ha tirato dentro la storia e mi ha rilassato, esattamente come fa la carta!

La storia, a firma di Celenia Ciampa - il nome dell’autrice è già foriero di fiabe e incantamenti - è molto gradevole e delicata: il figlio bellissimo di due genitori orgogliosamente mostruosi viene costretto dagli stessi a vivere ignorando e nascondendo il suo aspetto sotto un mantello stregato, finché non incontra una fata molto speciale e ne diventa amico, giungendo all’agnizione finale quando verrà liberato proprio da chi lo aveva tenuto celato…
Ma non voglio rivelare troppo della trama, che merita di essere letta e goduta!
Quello che mi preme sottolineare è il tema profondamente attuale del testo: la diversità e, soprattutto, la sua accettazione, quale strada per la liberazione dell’anima e della capacità di amare.
A volte capita che i fatti e/o le persone della vita siano così diversi da quello che ci aspettavamo che non riusciamo a vedere la loro bellezza, il dono che ci è stato fatto; infatti i due genitori mostruosi “Dopo aver tanto a lungo desiderato una creatura orrenda, non riuscivano ad accettare una tale bellezza”.
Leggendo questa fiaba mi è risuonata subito in mente una vecchia canzone di Sting: If you love somebody set them free, e – aggiungo – accettalo così come è!

Il testo è scritto benissimo e dimostra la padronanza delle tecniche affabulatorie da parte dell’autrice e l’ottimo lavoro editoriale nella realizzazione.
Le illustrazioni di Daria Pallotti, che lo accompagnano e impreziosiscono, sono magiche e tanto belle da indurre il desiderio di vederne di più.
Il libro è consigliato dai 9 anni.

E voi come la pensate a proposito di ebook?

A presto!




*Recensione: il materiale è stato fornito dall’editore. Il mio giudizio è libero, non soggetto a retribuzione né ad alcuna pressione. Preferisco non recensire testi o prodotti che ritengo non interessanti.

lunedì 16 luglio 2012

Il bambino è competente


A integrazione del precedente post, riporto un passo dall’introduzione del libro di Jesper Juul citato nel titolo: “Il bambino è competente” appunto.

Dicendo che i nostri figli sono “competenti” intendo dire che sono in grado di insegnarci ciò di cui abbiamo bisogno. Loro ci danno la prova che ci permette di riguadagnare la competenza persa e di modificare il nostro comportamento di nonamore, autodistruttivo e inefficace. Imparare dai nostri figli richiede ben più che parlare con loro in modo democratico; significa imporsi di sviluppare un tipo di dialogo che molti adulti non sono in grado di stabilire neppure con altri adulti: un dialogo personale basato su uguale dignità.’

Voi che cosa ne pensate?

A presto!

sabato 14 luglio 2012

“A MANI FERME”: con Save the Children dalla parte dei bambini


Ho pensato a lungo se e come scrivere questo post. 

Immagine presa dalla campagna A MANI FERME di Save the Children
Io sono una donna adulta che da bambina le ha prese, e “di santa ragione” come direbbe fiera mia madre.
Ecco: io porto ancora dentro quelle ferite e ho dovuto fare un grandissimo lavoro personale per superarle e trovare fiducia in me stessa.
L’ultimo step di questo percorso alla ricerca della vera me è stato dare la vita a mio figlio a casa con parto naturale.
La mia esperienza fa si che io sia assolutamente contraria all’utilizzo di qualsiasi forma di forza e coercizione nella relazione e nell’educazione di un figlio, e nelle relazioni in generale.
Questo non significa che io sia, o aspiri a essere, un genitore perfetto né che sia immune da errori e frustrazioni. Talvolta mi sento completamente inadeguata e perdo la bussola, mi sembra di non avere più strumenti.
Ma cerco sempre di prendere le distanze e riflettere, cerco di controllare il volume della voce, e scopro con gioia che se io mantengo la calma e persevero nella ricerca di dialogo e comprensione le questioni diventano più facili e io e Binotto ritroviamo il gusto di collaborare per vivere sereni! Credo che questa sensazione sia impagabile.
E finisco sempre per essere estasiata e grata per il bello che c’è nella mia vita.

La nascita di un bambino è un evento meraviglioso, che stravolge positivamente la vita dei genitori.
Tuttavia mi sembra strano che per fare l’educatore occorra studiare e conseguire un titolo, che a volte si rivela anche insufficiente, e non esistano iter preparatori e formativi per affrontare il difficile e delicato compito di essere genitore.
La maternità e la paternità nascono da un profondo atto d’amore verso la vita, ma questo non sempre basta, perché ci sono tante difficoltà da affrontare e una società, nella quale inserirsi, che tende ad imporre ritmi che sono poco o per niente favorevoli alla cura delle relazioni.
Io credo che la violenza dei genitori verso i propri figli derivi da una reazione di serrata difesa dell’adulto rispetto allo scardinamento di vita e abitudini che un piccolo mette in atto. Così come credo che probabilmente anche le modalità del parto e dell’accudimento scelte o non scelte influiscano sulla capacità di accogliere e comprendere i bisogni di una creatura, che sarà a lungo completamente dipendente da noi, e dalla madre in particolare.
Insisto perciò sul fatto che sarebbe importante non lasciare soli i genitori, non lasciare sole le famiglie, ma creare una rete virtuosa di accoglienza e amore.
Perché l’amore passa attraverso un gesto d’amore e un gesto d’amore può avere tante forme e manifestazioni.

Personalmente rimango sempre ferita e spaventata quando vedo maltrattare un bambino. E nei maltrattamenti io includo anche lasciar piangere un neonato di pochi giorni o pochi mesi in una carrozzina e/o in un passeggino.
Purtroppo capita più spesso di quanto si creda.
Negli ultimi mesi mi è successo di vedere una mamma – che ho conosciuto al corso pre-parto della Asl e che è ricorsa anche all’inseminazione artificiale pur di avere un figlio - picchiare la sua bambina di circa 18 mesi in un negozio di abbigliamento per piccoli (!) perché toccava tutto e non stava ferma; oppure vedere una mamma picchiare, sulle mani e sul viso, il proprio bimbo di circa 2 anni e mezzo, seduto nel passeggino, perché allungava le mani per toccare i prodotti in vendita e piangeva per il dolore e la frustrazione. E più piangeva e più lei schiaffeggiava.
In entrambi i casi ho vissuto un forte senso di offesa e di impotenza, perché avrei voluto intervenire ma non sapevo come farlo.
Stamani a lavoro, parlando con una collega che ha un figlio di sette anni, ho trovato da riflettere quando mi ha detto che lei non picchia mai suo figlio, al limite gli da qualche sculaccione ogni tanto.

Alla luce delle riflessioni di cui sopra, trovo quindi molto importante la campagna A MANI FERME, coordinata da Save the Children Italia con la collaborazione di tre partner europei -  Save the Children Svezia, Save the Children Romania e Save the Children Lituania - che nasce all’interno del Progetto “Educate, do not punish”, finanziato dalla Commissione Europea, per proteggere i bambini dalle punizioni fisiche o corporali e dalle altre forme di punizioni umilianti e degradanti in tutti i contesti, compreso quello familiare, promuovendo la genitorialità positiva. 


E' importante far rilevare come molti stati europei abbiano vietato per legge le punizioni fisiche all’interno della famiglia e in ambiente scolastico, mentre in Italia non esiste ancora una norma in proposito.
Credo che ottenere che il legislatore colmi questa lacuna sia una battaglia di civiltà.

Qui il link allo spot della campagna.

Save the Children mette a disposizione la Guida pratica alla genitorialità positiva, un’opuscolo di 60 pagine, che ho trovato estremamente chiaro e utile.
La guida aiuta i genitori a riflettere per trovare una strada alla costruzione di un buon rapporto genitori-figli, fornendo utili informazioni circa lo sviluppo cognitivo dei piccoli nelle varie fasce di età e i loro corrispondenti bisogni e indicando i quattro pilastri sui quali fondare la relazione:
1.  Individuare i propri obiettivi educativi di lungo termine;
2.  Far sentire il proprio affetto e fornire punti di riferimento ai nostri figli in ogni interazione con loro;
3. Comprendere cosa pensano e cosa provano i nostri figli in diverse situazioni;
4. Assumere un approccio che mira alla risoluzione dei problemi piuttosto che un approccio punitivo.

Uno dei passaggi più belli a mio parere è questo:
Nessun genitore è perfetto. Tutti noi commettiamo degli errori, ma possiamo imparare da questi, proprio come fanno i nostri figli.”

Qual'è il vostro approccio educativo con i bambini?
Vi siete mai trovate/i in difficoltà?

A presto!

venerdì 6 luglio 2012

Presentami un blog

Immagine presa da qui

Anche se la mia vita ultimamente sembra essere sempre più complicata, partecipo con grande piacere alla Caccia al Tesoro 2012 di Mammafelice!

Carta di identità:
Anna ArteMamma, non perché sia un’artista dell’essere mamma – che questa è impresa complicata e meravigliosa che si impara soltanto facendo sbagliando e facendo daccapo - ma perché l’arte - il teatro, ma anche la scrittura la fotografia la musica il disegno la pittura e … - sono parte integrante e irrinunciabile della mia vita di donna e madre.
Trovate altre info su di me qui, qui, qui e qui!
 
Nome del blog e obiettivi:
Il blog si chiama ArteMamma Sostegno alla nascita di mamma e bambino e allo sviluppo della creatività femminile e si propone come punto di incontro, confronto e approfondimento intorno a tematiche inerenti la nascita, l’accudimento e l’educazione dei piccoli.
ArteMamma perché credo che ogni donna sia dotata di una forza creativa potentissima che merita di essere portata in luce valorizzata e coltivata; perché essere donna e mamma vuol dire donare la vita a sé, ai propri figli e agli altri.
Il blog sarà anche base dalla quale proporrò laboratori e seminari teatrali per donne, mamme – in attesa e non – bambini e operatori, oltreché diario personale dell’esperienza unica che sto vivendo.

Un buon motivo per seguirmi:
Vorrei condividere lo stupore e la gioia di essere mamma di Binotto!

Due post che vale la pena di leggere:
Un’autonuova ………Ooops…tre!!

Come seguirmi:
Nella colonna a destra ci sono tutti i modi per seguirmi. Mi trovate anche su Google+ con una pagina al nome ArteMamma Anna. Vi aspetto!

Indirizzo RSS feed: questo.

A presto!

lunedì 2 luglio 2012

Mandatemi un in bocca al lupo!!!


Dopo quasi due anni di vita con Binotto 24 ore no stop stamani tornerò a lavoro – non quello teatrale che è puro piacere – ma al mio lavoro “ufficiale” di impiegata.   
Rientro con un part-time a 20 ore in un settore completamente nuovo, perché nel frattempo mi hanno anche cambiato posto…

Mandatemi un in bocca al lupo e pensatemi intensamente!!!

A presto!
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