Un
libro e una canzone per dire che la vita è un dono prezioso, di cui
è vietato sprecare anche solo un attimo, e per dire che niente
accade casualmente, c'è sempre una ragione per tutto.
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Immagine presa da qui |
Ho
letto per la prima volta “La Ragazza delle arance” di Jostein Gaarder, Tea Due, nel 2007: era un momento particolare, questo libro
mi ha trovata e mi ha carezzato l'anima.
Jan
Olav, un padre, muore prematuramente a causa di una malattia quando
il figlio Georg ha solo quattro anni. Addolorato dalla
consapevolezza di non poterlo accompagnare nella crescita, scrive una
lettera all'adolescente che il piccolo diverrà. Infatti Georg
riceverà la lettera all'età di quindici anni.
Quelle
parole dal passato rappresentano un dono d'amore, un gesto che dà la
vita una seconda volta. E molto altro ancora.
La
trama non la racconto perché il libro va letto: è un piccolo
amuleto che ci ricorda l'importanza di vivere a fondo ogni attimo di
questa favola e di alzare lo sguardo a guardare le stelle.
“Il
tempo, Georg. Cos'è il tempo?”
“Guarda
il mondo, Georg, guarda il mondo prima di assimilare troppa fisica e
chimica.”
“Dopo
aver letto tutto questo, sai qualcosa sulla storia della mia vita.
Sai chi sono. Mi fa bene pensarci.”
“Ho
ereditato un dolore profondo da mio padre […] Ma ho anche ereditato
la capacità di vedere quanto sia meravigliosa la vita.”
“Scelgo
la vita. Scelgo quel piccolo ritaglio di Bene che mi viene concesso
[…]”
“Chiedi
a tua madre o a tuo padre come si sono incontrati. Forse hanno una
storia emozionante da raccontarti. Chiedi magari a tutti e due,
perché non è detto che raccontino esattamente le stesse cose.”
Anni fa, dopo aver superato
brillantemente un esame universitario, mi sono regalata un cd doppio live che desideravo da tempo.
Uno dei due dischi contiene una
canzone che adoro: mi fa venire i brividi e mi commuove ogni volta
che l'ascolto.
Un giorno mia madre era in
macchina con me, io metto il cd e seleziono la traccia spiegandole
che amo molto la canzone che sta per iniziare.
Partono le prime note e mia madre
mi racconta che su quel brano lei e mio padre si sono conosciuti: è
la loro canzone.
Sono rimasta senza parole, ancora più emozionata.
E' un po' come se io avessi
iniziato la mia esistenza in quell'incontro, sulle note di quella
canzone.
Vi auguro un'ottima settimana!
A presto!
♥♥♥
Qualsiasi parola sarebbe di troppo... meglio far tesoro delle tue
RispondiEliminaSei troppo carina:-)
EliminaBe', ma è iniziata su quelle note, no? :) Che bel racconto.
RispondiEliminaLa ragazza delle arance ha un significato particolare per me, ed è stata una bella sorpresa ritrovarlo sul tuo blog. Il messaggio del libro è molto bello e importante.
Buona giornata! :)
Grazie Lucia,
Eliminabuonissima giornata anche a te!
:-)
mi hai commosso...grazie...
RispondiEliminaGrazie a te!
EliminaHo proprio belle lettrici.
Buona giornata!
:-)
Anche io adoro quella canzone, la dedicai a mio marito quando eravamo da poco fidanzati...
RispondiEliminaBella, vero?
Elimina<3
Ciao grazie a te sono riuscita a finire di leggere questo libro che avevo abbandonato per dedicarmi ad altre letture! è stata una piacevole coincidenza perchè non so per quale motivo non riuscivo a finirlo, non mi aveva catturato e poi quando ho riconosciuto la copertina e ho letto le tue parole ho trovato un motivo per riprenderlo in mano e mi ha veramente commossa. Un bacio a te e al tuo piccolo anche se non ci conosciamo, seguo il tuo blog con interesse. Genny (Cagliari)
RispondiEliminaCiao Genny,
Eliminasono contenta che tu abbia letto il libro, perché rimane nel cuore a lungo.
Grazie per aver lasciato traccia del tuo passaggio,
un bacio da me e Binotto!
:-)