lunedì 27 gennaio 2014

Cuntala! Quando il gioco è integrazione.

Io amo le storie.
Amo narrarle e amo che qualcuno ne racconti per me.
Così quando mi sono imbattuta in Cuntala, non ho potuto fare a meno di essere rapita e di cercare di capire di che cosa si trattasse. E questa storia mi è piaciuta così tanto, che ho contattato la donna e mamma che l'ha creata e ho pensato di farla conoscere anche a voi.


Cuntala, che in siciliano significa raccontala, è un gioco di carte per bambini di ogni età. E' un gioco che profuma di diversità, di multiculturalità e di pari opportunità.

Il mondo di Cuntala (qui il sito dedicato) è abitato da persone e famiglie di ogni colore e forma: si incontrano la sindaca nera e l'ostetrico maschio con il camice arancione, la muratrice e la famiglia composta da due papà, così come l'aereo verde e rosa e il frullino viola. E l'aspetto che rende tutto ciò ancora più affascinante è che la storia, unica e irripetibile, la creerà ognuno di noi, ognuno a suo modo.
Già, perché Cuntala è un mazzo di carte di 4 colori: se ne distribuisce una per colore ad ogni partecipante e quello, a partire da ciò che si ritrova in mano, inizia a narrare, o meglio a cuntare, la sua storia. Si può giocare anche da soli e inventare una storia tutta per sé.
 

A Cuntala non vince nessuno, o meglio vinciamo tutti. Cuntala è un modo per stare insieme e condividere un tempo di qualità e integrazione, un modo per conoscere la varietà della vita e dei suoi fatti e per offrirci l'occasione di parlarne ai più piccoli, così che possano crescere in un mondo di accettazione, libero da stereotipi e pregiudizi.



Anche il linguaggio è importante, così a Cuntala c'è la “sindaca” e la “muratrice” ad esempio, termini che, attraverso l'uso, possono entrare nel modo comune di esprimersi. Inoltre le parole sono riportate in cinque lingue, nella speranza che il gioco abbia una diffusione almeno europea.

Cuntala nasce da un'idea di Barbara Imbergamo, “socia di Sociolab” (piccola cooperativa creativa tutta al femminile), “un dottorato in storia contemporanea, madre di una figlia femmina e un figlio maschio, da sempre attenta ai temi di genere e della multiculturalità”, e il gusto per la vita, così come è.

Ho rivolto a Barbara alcune domande.


Cosa è Cuntala?
E' un gioco di carte per inventare storie. La sua caratteristica è che ha personaggi inconsueti, fuori dagli stereotipi. Inoltre è un gioco collaborativo: tutti vincono se riescono a inventare una bella storia.

Come ti è venuta l'idea di un gioco di carte sulla diversità e le pari opportunità?
Osservando i giochi dei miei figli ho notato che comunicano ruoli, mestieri e tipi umani rigidi e convenzionali, ma la nostra realtà è molto più ricca e molteplice.
La scorsa estate, durante un viaggio in macchina, ho pensato di scarabocchiare dei disegni per fornirgli dei personaggi per inventare storie e stavo per disegnare una fatina... poi mi sono fermata e ho disegnato una sindaca...



Come sei riuscita a realizzare Cuntala?
Con un crowdfunding su ulule, una forma di collaborazione economica a sostegno di un progetto. Qualcuno lancia un'idea, la piattaforma digitale la pubblica, chi passa la vede e, se gli piace, la sostiene.
150 persone hanno creduto in questo progetto e l'hanno finanziato.

Come si gioca a Cuntala?
Il mazzo è composto da 44 carte di 4 tipologie diverse, distinte per 4 colori (personaggi/celeste, oggetti/verde, azioni/arancio, caratteristiche/lilla). Io ho dato alcune indicazioni semplici: 4 carte a testa per ciascun giocatore, una per ogni colore e poi si inizia a raccontare. “C'era una volta...” e ognuno dei giocatori aggiunge un pezzo.
Se a giocare sono più di 4 persone con 4 carte a testa si rischia di costruire una storia lunghissima... in quel caso vale la pena di mettere due carte per tipo scoperte in modo che tutti le vedano e inventino insieme la storia.



Dove si possono acquistare le tue carte?
La distribuzione è appena iniziata. Al momento sono disponibili on line e in alcune librerie. A questa pagina si trovano tutte le indicazioni.

Nuovi progetti?
Ho molte idee che mi girano in testa... spero di poterle realizzare prossimamente.

Barbara si augura che Cuntala esca dal novero dei giochi educativi per diventare un gioco commerciale, un'alternativa a barbie e spider man... allora si che la multiculturalità sarà diventata serena normalità.





PS: le immagini a corredo di questo post sono tutte fornite da Barbara Imbergamo e sono proprietà riservata.



8 commenti:

  1. Bellissimo questo gioco: è sempre nuovo, stimola la fantasia, inventa ruoli che non ci sembrano comuni (e ho detto sembrano!), va oltre alle solite situazioni!!! Spero che riesca a diffondersi, come nella mente dei creatori!!!

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    1. Lieta di averti trasmesso il mio entusiasmo!
      Buon lunedì, a presto!
      :-)

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  2. carinissimo questo gioco...
    da che anni va...

    ti aspertto da me se ti va..

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    1. Ciao,
      non c'è età, basta saper almeno ascoltare e guardare:-)
      A presto!

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  3. molto molto bella, l'idea del gioco e anche l'entusiasmo progettuale di questa mamma. penso che da questi piccoli entusiasmi, che vengono dall'osservazione della vita di una mamma ordinaria, nascano le grandi cose e i grandi cambiamenti. auguri a barbara!

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    1. Hai ragione Serena. Credo anche che Barbara abbia avuto una speciale capacità di osservazione e di sintesi del suo pensiero in un gioco che trovo assolutamente rivoluzionario.
      Abbraccio!
      :-)

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  4. Anche io spero che questo gioco che non conoscevo si diffonda al più presto :-)

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  5. Carino!! bella idea, brava a Barbara!

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