mercoledì 29 gennaio 2014

FARSI PICCOLI©. Come si fa?

“Farsi piccoli”© è un percorso di rieducazione al gioco© per riappropriarsi del mondo fisico e della sua potente capacità creativa e relazionale. Il laboratorio sfrutta tecniche di training attoriale e di rilassamento per stimolare la consapevolezza corporea, la relazionalità e la creazione di mondi, allo scopo di valorizzare l’uso del corpo nella relazione educativa.


I punti di partenza sono ascolto e assenza di giudizio.
Ci sono modi molto diversi di ascoltare: in questo caso si cerca di lavorare su un ascolto, di noi stessi e dell'altro, che implica l'uso di tutti i nostri sensi e di tutto il nostro corpo. L'assenza di giudizio è un concetto un po’ complicato perché implica prima di tutto il non giudicare se stessi, il possedere e/o ritrovare la capacità di lasciarsi andare, la capacità di creare.
E’ come quando si sta per partorire un figlio, la creazione femminile per eccellenza: il bambino non potrà nascere finché non ci saremo veramente lasciate andare, finché non ci saremo veramente aperte alla vita, all’amore, anche alla possibilità di sbagliare, ma con fiducia nelle nostre capacità, con la fiducia che ce la possiamo fare.

Il gioco drammatico dei bambini è gratuito, non ha obiettivi, non ha fine se non il gioco in se stesso; è educativo, e lo è tanto più quanto meno si cerca di controllarlo, di guidarlo. E’ una vera e propria palestra emozionale e cognitiva che aiuta ad acquisire le competenze relazionali necessarie per una vita sociale positiva. E’ visionario: attraverso il gioco i bambini costruiscono nuovi mondi, e “creare il mondo significa creare se stessi” (Salvo Pitruzzella, 2004), lasciano aperte tutte le possibilità. Non giudicano e accettano. E’ contingente: il gioco dei piccoli si svolge tutto nel “qui e ora”, in quella che è considerata una delle chiavi della felicità e della serenità.

Crescendo si perde la capacità immaginativa del giocare, tipica dell’infanzia.
Lavorare teatralmente per recuperare questa capacità consente di rielaborare i propri vissuti ed esorcizzare le paure perché è un processo reversibile, ovvero si può entrare e uscire a piacimento; entrare in relazione con se stessi e con gli altri con modalità innovative, inaspettate e positive, e di resettare il livello dell’autostima personale.
Pertanto in questo percorso proveremo a metterci dalla parte dei bambini, proveremo ad assumere il loro punto di vista, a metterci in basso, a giocare.

Il laboratorio è rivolto ad educatori e genitori, ma anche a chi vuole tornare a guardare la vita con stupore e meraviglia.


Oggi alle 16,30 a Cecina ci sarà il secondo di due incontri rivolti ad educatori di asilo nido e scuola dell'infanzia.

Interessati?
Per info scrivetemi a artemamma70(at)gmail.com, sostituendo (at) con @.


Vi aspetto!

2 commenti:

  1. Molto bello, chissà se esiste qualcosa del genere anche nella mia zona?

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    Risposte
    1. Ciao Mamma Piky, non lo so.
      Sicuramente ci sarà qualcuno che fa attività con i piccoli...
      Questo in particolare è un mio progetto che sto seguendo e sviluppando da un po' di tempo.
      Tu organizza, che io vengo anche da voi!
      :-)

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