giovedì 9 gennaio 2014

Io so giocare

Bicci ieri sera aveva le mani blu di inchiostro per timbri.
Gli chiedo “Amore hai lavorato?”
No, mamma, io non so lavorare. Però so giocare!”


L'affermazione fa sorridere, eppure non è banale.

Il gioco di fantasia o sociodrammatico, tipico dell'età prescolare dai tre anni in poi, caratterizzato dalle 'trasformazioni volontarie del “qui e ora” (spazio e tempo), del “tu e io” (ruoli) e di “questo e quello” (oggetti) (Il gioco dei bambini, Emma Baumgartner, Carocci editore – Le bussole, marzo 2009), inizia a 'declinare verso la fine della fanciullezza'.

Ma la creazione di mondi altri che troviamo in questa modalità ludica – facciamo che io ero... - è molto simile a quello che accade nel contesto delle improvvisazioni teatrali e/o della costruzione di un personaggio.

Io credo che mantenere viva la capacità di “giocare” (to play) faciliti la possibilità di affrontare la vita quotidiana in maniera creativa.
Inoltre sul piano educativo l'interazione con i piccoli risulta facilitata e si apre alla possibilità di instaurare relazioni paritarie, che non sminuiscono l'autorevolezza dell'adulto ma, al contrario, la incrementano in quanto esso viene visto come uno che sa accettare e sa stare nel mondo infantile.

Per questo motivo propongo e conduco laboratori teatrali di “rieducazione al gioco”©, per riappropriarsi del mondo fisico e della sua potente capacità creativa e relazionale, rivolti ad educatori e genitori.
I miei interventi sfruttano tecniche di training attoriale e di rilassamento per stimolare la consapevolezza corporea, la relazionalità e la creazione di mondi, anche allo scopo di valorizzare l’uso del corpo nella relazione educativa.

A fine gennaio ci sarà il primo incontro di un corso di aggiornamento professionale per gli educatori dei nidi e delle materne di Cecina (LI).

Per informazioni scrivete a artemamma70(@)gmail.com (naturalmente togliendo le parentesi).

E voi giocate?


10 commenti:

  1. Guardo i bambino quando giocano...seri, impegnati.Il gioco è il loro lavoro :-)

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    1. Concordo: un lavoro serissimo. E molto importante!
      A presto!
      :-)

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  2. Davvero verissima, questa cosa. La capacità di giocare è una cosa che spesso viene dimenticata da noi adulti e poi non sappiamo riconoscerne il valore quando si tratta dei nostri figli.
    Ma quanto mi piace farmi coinvolgere nelle proposte dei miei nanetti!!!

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  3. Wow...che bello mi piacerebbe tanto partecipare, peccato che sia un tantino fuori mano!

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  4. Bentornata carissima! Ti auguro buon anno!
    Ci sono degli adulti che mantengono nel tempo la capacità di giocare e i bambini li riconoscono subito. E' una dote innata, ma certamente può anche essere sviluppata.
    Che bello il bambino nella foto! :)
    Un bacione!

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    1. Ciao Emanuela,
      grazie:-)
      Sono perfettamente d'accordo: i bambini li riconoscono subito.
      Abbraccione,
      a presto!
      :-)

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  5. Guardare i bambini seriamente impegnati nel gioco è affascinante. Ed è triste constatare come crescendo questa capacità spesso se ne vada. Quando osservo la mia bambina le auguro di tutto cuore di non perderla mai .
    Interessante il tuo corso! :)

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    1. E' vero. Anche noi genitori possiamo aiutare i piccoli a non perdere la capacità di giocare e immaginare.
      Abbracciio:-)

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