“Farsi piccoli”©
è un percorso
di rieducazione
al gioco©
per riappropriarsi del mondo fisico e della sua potente capacità
creativa e relazionale. Il laboratorio sfrutta tecniche di training
attoriale e di rilassamento per stimolare la consapevolezza corporea,
la relazionalità e la creazione di mondi, allo scopo di
valorizzare l’uso del corpo nella relazione educativa.
I
punti di partenza sono ascolto e assenza di giudizio.
Ci
sono modi molto diversi di ascoltare: in questo caso si cerca di
lavorare su un ascolto, di noi stessi e dell'altro, che implica l'uso
di tutti i nostri sensi e di tutto il nostro corpo. L'assenza di
giudizio è un concetto un po’ complicato perché implica prima di
tutto il non giudicare se stessi, il possedere e/o ritrovare la
capacità di lasciarsi andare, la capacità di creare.
E’
come quando si sta per partorire un figlio, la creazione femminile
per eccellenza: il bambino non potrà nascere finché non ci saremo
veramente lasciate andare, finché non ci saremo veramente aperte
alla vita, all’amore, anche alla possibilità di sbagliare, ma con
fiducia nelle nostre capacità, con la fiducia che ce la possiamo
fare.
Il
gioco drammatico dei bambini è gratuito, non ha obiettivi, non ha
fine se non il gioco in se stesso; è educativo, e lo è tanto più
quanto meno si cerca di controllarlo, di guidarlo. E’ una vera e
propria palestra emozionale e cognitiva che aiuta ad acquisire le
competenze relazionali necessarie per una vita sociale positiva. E’
visionario: attraverso il gioco i bambini costruiscono nuovi mondi, e
“creare il mondo significa creare se stessi” (Salvo Pitruzzella,
2004), lasciano aperte tutte le possibilità. Non giudicano e
accettano. E’ contingente: il gioco dei piccoli si svolge tutto nel
“qui e ora”, in quella che è considerata una delle chiavi della
felicità e della serenità.
Crescendo
si perde la capacità immaginativa del giocare, tipica dell’infanzia.
Lavorare
teatralmente per recuperare questa capacità consente di rielaborare
i propri vissuti ed esorcizzare le paure perché è un processo
reversibile, ovvero si può entrare e uscire a piacimento; entrare in
relazione con se stessi e con gli altri con modalità innovative,
inaspettate e positive, e di resettare il livello dell’autostima
personale.
Pertanto
in questo percorso proveremo a metterci dalla parte dei bambini,
proveremo ad assumere il loro punto di vista, a metterci in basso, a
giocare.
Il
laboratorio è rivolto ad educatori e genitori, ma anche a chi vuole
tornare a guardare la vita con stupore e meraviglia.
Oggi
alle 16,30 a Cecina ci sarà il secondo di due incontri rivolti ad
educatori di asilo nido e scuola dell'infanzia.
Interessati?
Per
info scrivetemi a artemamma70(at)gmail.com, sostituendo (at) con @.
Vi
aspetto!
Molto bello, chissà se esiste qualcosa del genere anche nella mia zona?
RispondiEliminaCiao Mamma Piky, non lo so.
EliminaSicuramente ci sarà qualcuno che fa attività con i piccoli...
Questo in particolare è un mio progetto che sto seguendo e sviluppando da un po' di tempo.
Tu organizza, che io vengo anche da voi!
:-)