E'
da poco passato l'8 marzo, giorno nel quale il dibattito sociale
intorno al ruolo della donna si amplifica.
Purtroppo,
però, le donne continuano a morire impigliate in situazioni dalle
quali non sanno come uscire, convinte che non ci sia alternativa.
Vorrei
esprimere quello che mi passa per la testa intorno al femminile e al
tema della parità di genere (definizione che non amo).
Un
cliché culturale è tale se è condiviso.
Se
tutta la società crede che la donna sia il sesso debole, un essere
inferiore, ecc, allora questo concetto diventa realtà di elezione,
il quotidiano con il quale confrontarsi.
Io
credo che la società sia composta da individui liberi, liberi di
fare scelte per costruire la propria vita.
Gli
uomini sono diversi dalle donne, e questo dato di fatto, ben
lontano da essere una penalizzazione, rappresenta una ricchezza.
Unire
il punto di vista maschile e quello femminile (di cui le nostre menti
sono costituite in percentuali variabili) significa possedere una
marcia in più per affrontare in maniera vincente questioni anche
complesse, che la vita ci pone davanti.
Avere
gli stessi diritti non significa comportarsi nello stesso modo.
Ancora una volta si tratta di scelte.
Dal
mio punto di vista valorizzare il proprio modo di essere femminile,
non rinunciare alla propria peculiarità di genere ma fare di questa
il punto di forza nella costruzione del proprio mondo, rappresentano
le mosse vincenti per affermare la propria personalità e per vivere
serene ed appagate.
Credo,
ad esempio, che rinunciare al diritto di accudire il proprio figlio,
almeno nel primo anno di vita, per paura di perdere il lavoro o la
possibilità di far carriera sia penalizzante tre volte: per se
stesse, per il figlio e per la società, che non investe nel
benessere delle generazioni future.
Siamo
proprio sicuri che le pari opportunità passino necessariamente
attraverso la disponibilità di più asili nido per consentire alle
mamme di riprendere il lavoro prima possibile? E' davvero questo il
futuro che vogliamo? O non dovrebbero piuttosto essere garantite la
stessa libertà di scelta e la stessa dignità a tutte?
Quali
sono i valori su cui vogliamo costruire la nostra vita? E quali
quelli che vogliamo trasmettere ai figli?
L'errore,
a mio avviso, sta nel pensare che - per affrancarsi da una presunta
posizione di subalternità - sia necessario ripudiare il femminile
per comportarsi come un uomo e perdere così la propria ricchezza.
Credo
che sia fondamentale crescere le donne nella consapevolezza che non
serve un uomo per vivere. Ce la possiamo fare da sole!
La
relazione amorosa, quando c'è, deve essere un luogo di pace e
serenità, un'oasi nella quale si sta bene, non un calvario per
espiare qualche presunta colpa, passata o futura.
Il
compromesso nella relazione deve accontentare entrambe le parti, deve
donare il sorriso a tutti per il ritrovato spirito di collaborazione.
Se non è così, se si soffre e ci si sente deprivate di qualcosa di
molto importante, allora è meglio cambiare strada.
Non
è obbligatorio essere in coppia, e non è obbligatorio soffrire.
Occorre
quindi che la famiglia e le istituzioni educative concorrano a
trasmettere un messaggio di reale indipendenza, di sano amore per se
stesse.
E'
solo quando si ama veramente se stesse che si è pronte per amare
l'altro.
I percorsi di teatro al femminile che propongo permettono di
riaprire la comunicazione con se stesse e con l'ambiente attraverso
il corpo, attraverso la manifestazione fisica di pensieri ed
emozioni, consentendo di riprendere contatto con la propria
potenza creativa e con il proprio essere profondo.
Questo
lavoro permette di instaurare dinamiche di comunicazione efficaci e
di rinnovare la propria autostima e la propria autonomia.
Essere
donna fa la differenza, ogni giorno!
Io
sono fiera e felice di esserlo!
E
voi?
Buonissima
settimana!
Oh si, fierissima di essere donna.
RispondiElimina:-)
EliminaBaci baci
Cara Anna, ancora una volta d'accordissimo con te!
RispondiEliminaUn abbraccio
Abbraccione a te!
Elimina:-)
Post bellissimo! E purtroppo altrettanto vero....le tue parole sono spalmate nella mia quotidianità come non immagini. Baci
RispondiEliminaImmagino...
EliminaBacio a te!
:-)
Fierissima, e non per questo mi sento migliore o peggiore, come dici tu!
RispondiEliminaSta a ognuna di noi scegliere cosa fare della propria qualità di donna, concordo su tutta la linea!!!
Ti abbraccio cara Carla!
Elimina:-)
Carissima Anna, nuovo commento solo per dirti che il tuo post mi è piaciuto davvero molto e l'ho condiviso qui:
RispondiEliminahttp://pinkgok.blogspot.it/2014/03/top-of-postprima-che-scadano.html
Baci, a presto! :-)
Carissima Fabiola,
Eliminagrazie infinite!
Bacio + abbraccio!
:-)
Che bello! Arrivo dal blog di Pinkg e sono DAVVERO felice di averti conosciuta!! ^_^
RispondiEliminaGrazie infinite!
EliminaA presto!
:-)
Anna, Anna, quanto mi piacerebbe partecipare ai tuoi corsi! Maledetta distanza!
RispondiEliminaOrganizza, che vengo io da voi!
Elimina:-)