lunedì 16 luglio 2012

Il bambino è competente


A integrazione del precedente post, riporto un passo dall’introduzione del libro di Jesper Juul citato nel titolo: “Il bambino è competente” appunto.

Dicendo che i nostri figli sono “competenti” intendo dire che sono in grado di insegnarci ciò di cui abbiamo bisogno. Loro ci danno la prova che ci permette di riguadagnare la competenza persa e di modificare il nostro comportamento di nonamore, autodistruttivo e inefficace. Imparare dai nostri figli richiede ben più che parlare con loro in modo democratico; significa imporsi di sviluppare un tipo di dialogo che molti adulti non sono in grado di stabilire neppure con altri adulti: un dialogo personale basato su uguale dignità.’

Voi che cosa ne pensate?

A presto!

4 commenti:

  1. ho sentito molto parlare di questo libro, ma non l'ho mai letto; ora dopo questo estratto la mia curiosità è a mille, perché sono certa che è reale la difficoltà di stabilire un dialogo personale...
    spero di trovarlo in biblioteca...

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    1. Ciao Valeria,
      io ho trovato e letto questo libro mentre ero incinta e non me ne sono più separata. Ogni tanto lo riprendo e ne rileggo qualche parte.
      Per me è stato illuminante e confortante, perché finalmente trovavo qualcuno che parlava fuori dal coro dei soliti manualetti su come fare il genitore; vi ho trovato conferma a molte mie idee e la risposta a tante perplessità. Inoltre mi ha fatto riflettere molto profondamente su me stessa e sulla qualità delle relazioni, ancor prima che sull'essere madre.
      Io lo considero veramente un grande libro.
      A presto!
      :)

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  2. io sono totalmente in accordo! L'ho sperimentato più volte nella mia vita di madre. Piuttosto penso che siamo noi adulti a faticare ad arrenderci al fatto che il bimbo "sa". Fatichiamo perché ci è sempre stato insegnato che il nostro ruolo sta nell'evidenziare i pericoli, nel sottoporre divieti "per il loro bene". Dovremmo imparare a "disinstallare" certi programmi auto-installati nella nostra psiche :))

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    1. Si, siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
      E se ci togliessimo di dosso tutti i ruoli che pensiamo sia bene indossare, potremo finalmente anche divertirci con i nostri figli!
      Ogni istante della loro vita è scoperta e gioco e star loro a fianco non farà altro che rivitalizzarci, donarci nuova energia!
      Si potrebbe creare così un circolo di aria gioiosa che avrebbe il solo effetto di far vivere tutti più sereni e felici.
      Grazie per la visita e a presto!
      :)

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