Io
amo le storie.
Amo
narrarle e amo che qualcuno ne racconti per me.
Così
quando mi sono imbattuta in Cuntala, non ho potuto fare a meno di
essere rapita e di cercare di capire di che cosa si trattasse. E
questa storia mi è piaciuta così tanto, che ho contattato la donna
e mamma che l'ha creata e ho pensato di farla conoscere anche a voi.
Cuntala,
che in siciliano significa raccontala, è un gioco di carte per
bambini di ogni età. E' un gioco che profuma di diversità, di
multiculturalità e di pari opportunità.
Il mondo di Cuntala (qui il sito dedicato) è abitato da persone e famiglie di ogni colore e forma: si incontrano la sindaca nera e l'ostetrico maschio con il camice arancione, la muratrice e la famiglia composta da due papà, così come l'aereo verde e rosa e il frullino viola. E l'aspetto che rende tutto ciò ancora più affascinante è che la storia, unica e irripetibile, la creerà ognuno di noi, ognuno a suo modo.
Già,
perché Cuntala è un mazzo di carte di 4 colori: se ne distribuisce
una per colore ad ogni partecipante e quello, a partire da ciò che
si ritrova in mano, inizia a narrare, o meglio a cuntare, la sua
storia. Si può giocare anche da soli e inventare una storia tutta
per sé.
Anche
il linguaggio è importante, così a Cuntala c'è la “sindaca” e
la “muratrice” ad esempio, termini che, attraverso l'uso, possono
entrare nel modo comune di esprimersi. Inoltre le parole sono
riportate in cinque lingue, nella speranza che il gioco abbia una
diffusione almeno europea.
Cuntala
nasce da un'idea di Barbara Imbergamo, “socia di Sociolab”
(piccola cooperativa creativa tutta al femminile), “un dottorato in
storia contemporanea, madre di una figlia femmina e un figlio
maschio, da sempre attenta ai temi di genere e della
multiculturalità”, e il gusto per la vita, così come è.
Ho
rivolto a Barbara alcune domande.
Cosa
è Cuntala?
E'
un gioco di carte per inventare storie. La sua caratteristica è che
ha personaggi inconsueti, fuori dagli stereotipi. Inoltre è un gioco
collaborativo: tutti vincono se riescono a inventare una bella
storia.
Come
ti è venuta l'idea di un gioco di carte sulla diversità e le pari
opportunità?
Osservando
i giochi dei miei figli ho notato che comunicano ruoli, mestieri e
tipi umani rigidi e convenzionali, ma la nostra realtà è molto più
ricca e molteplice.
La
scorsa estate, durante un viaggio in macchina, ho pensato di
scarabocchiare dei disegni per fornirgli dei personaggi per inventare
storie e stavo per disegnare una fatina... poi mi sono fermata e ho
disegnato una sindaca...
Come
sei riuscita a realizzare Cuntala?
Con
un crowdfunding su ulule, una forma di collaborazione economica a
sostegno di un progetto. Qualcuno lancia un'idea, la piattaforma
digitale la pubblica, chi passa la vede e, se gli piace, la sostiene.
150
persone hanno creduto in questo progetto e l'hanno finanziato.
Come
si gioca a Cuntala?
Il
mazzo è composto da 44 carte di 4 tipologie diverse, distinte per 4
colori (personaggi/celeste, oggetti/verde, azioni/arancio,
caratteristiche/lilla). Io ho dato alcune indicazioni semplici: 4
carte a testa per ciascun giocatore, una per ogni colore e poi si
inizia a raccontare. “C'era una volta...” e ognuno dei giocatori
aggiunge un pezzo.
Se
a giocare sono più di 4 persone con 4 carte a testa si rischia di
costruire una storia lunghissima... in quel caso vale la pena di
mettere due carte per tipo scoperte in modo che tutti le vedano e
inventino insieme la storia.
La
distribuzione è appena iniziata. Al momento sono disponibili on line
e in alcune librerie. A questa pagina si trovano tutte le
indicazioni.
Nuovi progetti?
Ho
molte idee che mi girano in testa... spero di poterle realizzare
prossimamente.
Barbara si augura che Cuntala esca
dal novero dei giochi educativi per diventare un gioco commerciale,
un'alternativa a barbie e spider man... allora si che la
multiculturalità sarà diventata serena normalità.
PS: le immagini a corredo di questo post sono tutte fornite da Barbara Imbergamo e sono proprietà riservata.
Bellissimo questo gioco: è sempre nuovo, stimola la fantasia, inventa ruoli che non ci sembrano comuni (e ho detto sembrano!), va oltre alle solite situazioni!!! Spero che riesca a diffondersi, come nella mente dei creatori!!!
RispondiEliminaLieta di averti trasmesso il mio entusiasmo!
EliminaBuon lunedì, a presto!
:-)
carinissimo questo gioco...
RispondiEliminada che anni va...
ti aspertto da me se ti va..
Ciao,
Eliminanon c'è età, basta saper almeno ascoltare e guardare:-)
A presto!
molto molto bella, l'idea del gioco e anche l'entusiasmo progettuale di questa mamma. penso che da questi piccoli entusiasmi, che vengono dall'osservazione della vita di una mamma ordinaria, nascano le grandi cose e i grandi cambiamenti. auguri a barbara!
RispondiEliminaHai ragione Serena. Credo anche che Barbara abbia avuto una speciale capacità di osservazione e di sintesi del suo pensiero in un gioco che trovo assolutamente rivoluzionario.
EliminaAbbraccio!
:-)
Anche io spero che questo gioco che non conoscevo si diffonda al più presto :-)
RispondiEliminaCarino!! bella idea, brava a Barbara!
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