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domenica 29 aprile 2012

Riso con mandorle e valeriana


Questa è una ricetta molto veloce ma che regala soddisfazione perché stupisce con un gusto alternativo.
Le dosi degli ingredienti sono calcolate a occhio; quella che indico è la dose di massima per una persona, voi aggiustate a seconda del numero dei commensali e del gusto personale.
Le materie prime, come in tutte le mie ricette, sono biologiche.

Ingredienti:
riso – la qualità che preferite, meglio se bianco o semi-integrale; per una persona io ne metto poco meno di mezzo bicchiere piccolo
valeriana q.b.
mandorle ca 10 gr
prezzemolo q.b.
tamari – ne basta un filo
olio evo
mezzo limone

Mettere in un pimer le mandorle e tritarle abbastanza finemente ma non polverizzarle.


Lavare e tritare grossolanamente il prezzemolo: io metto le foglioline in un bicchiere e le tagliuzzo con le forbici.


Pulire e lavare la valeriana facendo attenzione a non stropicciarne le foglioline.
Spremere il succo di mezzo limone.
Cuocere il riso, metterne una porzione in mezzo al piatto e  circondarla con una corona di ciuffetti di valeriana.
Irrorare il riso e la valeriana con olio evo, versare un filo di tamari e il succo di limone sul riso, coprirlo poi con il prezzemolo e le mandorle.



Provate?

Buona Domenica.
A presto!

venerdì 27 aprile 2012

E se latte artificiale e omogeneizzati non fossero sicuri?


Ho sentito e letto molte mamme che ritengono gli omogeneizzati di carne e pesce certamente più sicuri e controllati dei corrispondenti alimenti comprati freschi e preparati da loro stesse per i propri figli.

Sul solito aam Terra Nuova di questo mese leggo un articolo a proposito della scoperta fatta da un team di ricercatori dell’Università di Pisa, composto da Francesco Massart, Valentina Meucci, Giulio Soldani ed Elisabetta Razzuoli: sembra che “nei latti in polvere, nei latti artificiali pronti all’uso e nei preparati a base di carne, sono presenti sostanze che, in alcuni casi, sono state definite dalle autorità sanitarie internazionali come possibili agenti cancerogeni per l’uomo.”

La ricerca, condotta esaminando ben 185 campioni di latte artificiale per neonati e 44 campioni di omogeneizzati di carne, ha rilevato “la presenza di zearalenone e di suoi metaboliti, in percentuali che vanno dal 9 al 28% dei campioni”.
Questa tossina, che generalmente si trova nei cereali, “è una micotossina non steroidea [¼] che [¼] possiede spiccati effetti estrogenici” nonché “azione tossica nello sviluppo di patologie quali il telarca precoce (lo sviluppo precoce delle ghiandole mammarie e quindi del seno)”.

Inoltre “nel 72% dei casi era presente l’ocratossina”, altra micotossina, i cui effetti tossici “includono una marcata nefrotossicità, con necrosi tubulare dei reni, danni al fegato, enteriti, teratogenesi e cancerogenicità a carico dei reni. Nel 1993 l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato la Ocratossina A nel Gruppo 2B, cioè come possibile agente cancerogeno per l’uomo”.

La cosa singolare è che per lo zearalenone la legge ha stabilito “una soglia minima soltanto per gli adulti in riferimento alle merendine a base di cereali”; quindi per questa e per l’ocratossina non esiste alcuna regolamentazione a proposito della presenza nel latte artificiale.

Teniamo presente che nei primi mesi di vita l’alimentazione di un neonato è costituita esclusivamente di latte: “spiega il dottor Francesco Massart [¼] «facendo un breve calcolo delle quantità di latte artificiale assunte dai neonati in rapporto al peso [¼] è evidente che l’esposizione per loro è proporzionalmente molto più elevata rispetto a un adulto che mangia qualche merendina.»
Quali quantità di queste tossine ingerisce ogni bambino?  E quali effetti avranno a lungo termine sul suo stato di salute?

Naturalmente non vengono diffuse le marche incriminate, almeno per il momento!  


Sembra banale ribadire che l’allattamento al seno, quando possibile, è il modo migliore di nutrire un nuovo nato.
Poi arriva il momento dello svezzamento ed occorre ponderare bene le scelte che si faranno, perché influenzeranno lo stile di vita e la salute di nostro figlio.

Qual’è stata l’alimentazione dei vostri bambini?
Vi siete sentite supportate nelle vostre scelte?
Cosa fareste di nuovo e cosa cambiereste?

A presto!

lunedì 23 aprile 2012

Insalata primavera alla ArteMamma


Questa insalata l’ho inventata una decina di giorni fa.
Amo molto il gusto e la burrosità dell’avocado ben maturo, ho pensato che potesse star bene con il gusto più ruvido e deciso delle fave e dei carciofi e … a me sembra che avevo ragione!
Voi cosa ne pensate?


Ingredienti (le quantità variano a seconda del numero dei commensali):

1 avocado ben maturo
2 carciofi piccoli e teneri
15 circa fave piccole
sale q.b.
2 limoni
olio evo
prezzemolo

Si puliscono i carciofi privandoli delle parti più dure, si lavano, si tagliano a fettine sottili e si immergono in acqua acidulata con il succo di un limone intero.


Si puliscono le fave e si sciacquano.


Si pulisce l’avocado privandolo della buccia e del seme centrale e si taglia a tocchettini.


Si uniscono tutti gli ingredienti in una ciotola e si condisce con sale, olio evo, succo di limone e prezzemolo tritato.


Chi vuole può aggiungere anche aglio a spicchi.

A presto!

La guerra dei Roses: ancora Smilla e Binotto.


La vicenda merita un aggiornamento.

Sabato la situazione è precipitata e i timidi tentativi di avvicinamento di Binotto si sono trasformati in attacchi frontali alla micia Smilla.
Il mio fanciullo ha deciso di prendere la gatta in braccio ad ogni  costo, gli tira delle gran botte sulla schiena per accarezzarla e le corre dietro ovunque.
La povera bestiola cerca di scappare, piange disperata e, quando si trova alle strette, si difende … per ora senza estrarre gli artigli, perché è una gentildonna.


Ieri mattina Smilla ha letteralmente tirato due ceffoni a Binotto con le zampe vellutate … se avesse voluto lo avrebbe graffiato nel viso, ma ieri sera gli ha dato un piccolo graffio su una mano.
Io sono spaventatissima: non riesco a stare con gli occhi sempre addosso a questi due!

Mio figlio di solito è un bambino molto dolce e collaborativo. Ora se gli dico di lasciare in pace la gatta, si intestardisce ancora di più.
A sua giustificazione posso dire che in questi giorni è molto irrequieto perché gli stanno spuntando i molari più grandi.
Spero quindi che sia un momento transitorio… molto transitorio…

E Smilla… beh si appresta a godere un po’ di relax e riposo ogni volta che Bicci si addormenta.




Finché non si sveglia siamo tutti salvi!


A presto!


sabato 21 aprile 2012

One day on earth


Domani sarà la Giornata Mondiale della Terra.

Sul sito dedicato, oltre ai molteplici eventi che avranno luogo in Italia e altre informazioni, si trova una sezione intitolata a Le Azioni del Buon Senso, dove ognuno può condividere il suo  proposito per contribuire a tenere in buona salute il nostro pianeta.












Per celebrare questa giornata avrà luogo anche la prima proiezione globale del film “One day on earth”, per la regia di Kyle Ruddick.


Si tratta di un film prodotto contemporaneamente in tutto il mondo: il 10 ottobre 2010 – 10.10.10 - milioni di persone in tutti i paesi della Terra hanno filmato per 24 ore.
La giornata di riprese è stata replicata l’11.11.11 e ora si persegue l’obiettivo di fare una ulteriore sessione il 12.12.12!
Qui si trovano il trailer e alcuni video: tra le immagini del film una mamma emozionatissima con il suo neonato e le parole del Dalai Lama “all these different minds, different views, different thoughts … interconnected”.
La fruizione del film è completamente gratuita. Per sapere dove avverrà la proiezione e partecipare basta cliccare qui e si leggerà l'elenco completo delle località che la ospiteranno in tutto il pianeta.
In Italia “One day on earth” sarà proiettato in quattro città: Crema, Marzeno di Brisighella, Messina e Roma.
Tra i partner e sostenitori del progetto figurano, tra gli altri, le Nazioni Unite, la Croce Rossa e il WWF, che hanno offerto supporto logistico durante le riprese.

Il mio primo pensiero è stato: chissà quanti bambini nascono nello stesso giorno in tutto il mondo? Quali e quanti i loro destini e le aspettative di vita?
Ancora una volta credo che sia così importante apprezzare la bellezza che si ha il privilegio di vivere.


Ah, un’altra buona notizia: domani Binotto compie 21 mesi!



A presto!



giovedì 19 aprile 2012

Primavera di premi!


Sembra che in questa primavera non piova solo acqua, ma anche nuovi premi per ArteMamma dal generoso mondo dei blogger.
Andiamo con ordine.

Lunedì scorso la simpaticissima Euautrice del blog Tre cuori di mammami ha assegnato il premio
 

Il ritiro del premio comporta che io risponda ad alcune domande.
Proviamo:

Qual è la tua rivista di moda preferita?
Non leggo riviste di moda. Indosso solo quello che piace a me!

Chi è il tuo cantante/band preferita?
Amo molto le voci femminili, tra le quali Dulce Pontes, Sidsel Endresen, Ornella Vanoni. Inoltre ascolto molto jazz.

Chi è la tua YouTube guru preferita?
Eeeehhh?

Qual è il tuo prodotto makeup preferito?
Mi trucco poco… forse il fard.

Dove ti piacerebbe vivere?
Quando lo capisco ve lo dico…

Qual è il tuo film preferito?
Ce ne sono tanti… “2001: Odissea nello spazio”, “L’attimo fuggente”, “Il settimo sigillo”…

Quante paia di scarpe possiedi?
Un po’, sicuramente più di quelle che mi occorrono, infatti uso quasi sempre le stesse, le più comode e pratiche.

Qual è il tuo colore preferito?
Il viola, in tutte le sue sfumature e declinazioni.

Mercoledì scorso Laura Mint, autrice del blog The Cat’s Edge, mi ha assegnato il premio


La regola per raccogliere il premio stabilisce che io spieghi quando e perché ho deciso di creare questo blog.
Quando: il mio blog è nato ufficialmente il 16 febbraio, ma era già tanto tempo che ci pensavo.
Perché: l’avevo spiegato molto bene qui e mi cito:
“Amo scrivere da sempre.
Credo che le mamme non debbano stare sole. Credo sia molto importante trovarsi, confrontarsi e aiutarsi.
Poiché nel posto dove vivo non sono riuscita a scovare alcun centro di aggregazione mammifera, vorrei creare qui uno spazio di condivisione, dove scambiare riflessioni e opinioni, e dove mettere eventualmente a disposizione di chi ne avesse bisogno le mie esperienze e competenze.”

Per il primo premio dovrei passare il testimone ad altri 10 blog e per il secondo ad altri 5: non credo che riuscirei a non ripetermi, quindi premio tutti i blogger amici che vorranno passare a trovarmi e lasciare un piccolo pensiero.

Grazie ancora a Eu e Laura Mint.

A presto!





La strana coppia: Smilla e Binotto.


Dopo che domenica Smilla ha dato un gran brutto avvertimento a Bicci che cercava di prenderla in braccio – meno male che sono arrivata di corsa e ho salvato la situazione… - il mio temerario bambino tenta nuovamente di avvicinarsi alla tigre selvatica…





Che ne dite: diventeranno amici?

A presto!

mercoledì 18 aprile 2012

Tamerici


Le tamerici in fiore sono una delle opere d’arte che amo vedere in Primavera.


A presto!


domenica 15 aprile 2012

Primi germogli.


Il 2 aprile, in un bel pomeriggio di sole, io e Binotto abbiamo riempito un po’ di vasi con terra nuova e abbiamo seminato fiori, erbe aromatiche e erba gatta per Smilla.


Ci siamo divertiti tantissimo e alla fine, pieni di terra, ci siamo goduti un bel bagnetto!


Abbiamo bagnato con acqua, quando non ci ha pensato la pioggia…


E oggi abbiamo scoperto che i primi germogli hanno fatto la loro comparsa.







Visto il bel sole che splende da queste parti, auguriamo a tutti una felice ripartenza di primavera!


A presto!




venerdì 13 aprile 2012

Micia Smilla è tornata a casa!



La scorsa estate non riuscivo a gestire contemporaneamente Binotto che gattonava, toccava e metteva in bocca tutto e micia Smilla con le sue legittime esigenze. Così, pur se a malincuore, decisi di prestare quest’ultima per un periodo, con il proposito di riprenderla non appena la situazione si fosse tranquillizzata.
Binotto ora ha 20 mesi ed è molto attratto da cani e gatti, quindi mi è sembrato il momento giusto per il ritorno di Smilla.

Lui era eccitato e impaziente all’idea di avere a casa la micia, che è arrivata ieri all’ora di pranzo, dopo esser stata lavata e tosata.
Mio figlio era così felice … che non ha lasciato un minuto di pace alla povera Smilla!


Ieri facevo previsioni funeste per la nostra vita a tre…
Ma oggi, passato il momento della sorpresa, tutto sembra più tranquillo: appena sveglio Binotto è corso a salutare Smilla con grande entusiasmo, non voleva neanche vestirsi per stare con lei.
Invece ora … la micia dorme serenamente in un angolo del divano e lui gioca senza molestarla.
Quindi mi sembra che possiamo farcela. :)

E voi come gestite e/o avete gestito la vostra vita familiare con bambini piccoli e animali domestici?

mercoledì 11 aprile 2012

Omogeneizzati di frutta.


Binotto non ama gli omogeneizzati di frutta comprati (anche se li compro solo bio e sanno veramente di frutta) e, finita l’estate, non ha più voluto frutta fresca, quindi mi sono organizzata così.

Durante l’inverno uso mele e pere bio.

Lavo la frutta, tolgo il torsolo con l’apposito attrezzo, spolvero con un po’ di cannella facendola cadere all’interno sulla polpa, la dispongo in una teglia.


Inforno a 180° (in forno statico, a 200° se ventilato) per circa 30 minuti.

Dopo averla fatta freddare un po’, pulisco la frutta con un cucchiaio avendo cura di eliminare eventuali piccoli pezzetti di torsolo rimasti e trasferisco la polpa in un frullatore.

Frullo per pochi minuti alla massima velocità e trasferisco nei vasetti.


In frigo si conserva bene fino a 48 ore.
A volte aggiungo banana cruda e succo di limone.

Quindi, ricapitolando:

 

 

Idea dessert per adulti:
All’interno delle mele, oltre alla cannella, lasciate cadere qualche pezzetto di mandorla spezzettata, pinoli e uvetta passita.
Una volta sfornata, si lascia intiepidire e si mangia con il cucchiaino.

A presto!




domenica 8 aprile 2012

Buona Pasqua e giorni sereni!


La Pasqua celebra un momento di rinascita, di acquisita consapevolezza, indipendentemente dai credo religiosi – almeno dal mio punto di vista. Siamo in Primavera, stagione che sveglia a nuova vita la natura.


Con questo coloratissimo disegno, fatto a quattro mani da Binotto e me, auguro a tutti giorni sereni e fioriti!

sabato 7 aprile 2012

Arriva la mappa del parto a casa! Alcune riflessioni su parto naturale e utilizzo del cordone ombelicale.


Io l’ho sperimentato: far nascere un figlio a casa propria è un’esperienza eccezionale.
Non ci sono rumori e voci estranee, non c’è concitazione né luci invadenti, non ci sono camici bianchi né aghi in vena né bilance.
C’è la cura personale fornita a voi e al figlio che date alla luce, alla vostra famiglia, c’è attenzione e rispetto, silenzio e attesa.
C’è il vostro letto, la vostra doccia o vasca da bagno, il vostro odore e quello del neonato, ci sono le persone e le cose che amate, con le quali vi sentite a vostro agio. E c’è tutta la calma necessaria a guardare negli occhi la piccola creatura appena arrivata.

Per poter scegliere il parto a domicilio è necessario rispondere a determinati requisiti, che saranno attentamente valutati dall’ostetrica, tra cui aver avuto una gravidanza fisiologica e non avere particolari fattori di rischio.
Comunque ogni donna ha la sua storia e il suo vissuto, per cui ogni scelta è la migliore per la persona che la fa. Ciò che ritengo di capitale importanza è affrontare la gravidanza e il parto in consapevolezza – questa è la parola chiave – e con la conoscenza delle pratiche che desiderate o non desiderate che siano attuate su voi e/o vostro figlio. A tal fine è molto importante redigere un dettagliato piano del parto, da consegnare alla struttura prescelta.  

Vi ho già parlato qui dello speciale “Riportiamo il parto a casa”, pubblicato dal mensile aam Terra Nuova nel numero di febbraio scorso.
Questo mese la stessa rivista (vi garantisco che non mi pagano…pago io per leggerli tutti i mesi!) si propone di costruire una mappa del parto a domicilio in Italia e chiede la collaborazione dei lettori per segnalare professionisti e associazioni che operano in questo campo.
Per inoltrare l’informazione si può inviare un’email a info(at)aamterranuova.it con oggetto “parto a domicilio” o scrivere una lettera alla redazione di Terra Nuova, Via Ponte di Mezzo 1, 50127 Firenze.
A me sembra un’iniziativa molto utile!


Nella stessa rivista è pubblicata la bella e interessante lettera di un’ostetrica che lavora in ospedale e a domicilio a Modena.
Ne cito alcuni passi, perché offre preziosi suggerimenti di riflessione:

“Oggi sui mass-media si preferisce parlare di taglio cesareo, mostrare in diretta una mamma sorridente che si fa tagliare la pancia senza motivo, un papà che filma tutto con la telecamera e un neonato affidato immediatamente alle cure del pediatra e non alle braccia di sua madre. Questo è l’imprinting che la nostra società industrializzata, per dirla con Odent, offre ai suoi piccoli mammiferi. [¼]
[¼] molte donne, ma più spesso le loro famiglie, non sono motivate ad affrontare un parto come natura prevede, fatto di tempo, di attesa, di incognite, di dolore, di sofferenza, di pausa e contrazione, di endorfine e ossitocina endogena, di paura, di agitazione, di grida, di pianti e di gioia per aver dato alla luce la propria creatura. Si vuole tutto e subito.
Molte donne arrivano in ospedale senza avere la minima idea di cosa significhi avere un parto naturale, quali siano le risorse del proprio corpo e del legame con il proprio bambino, ma magari conoscono a memoria il catalogo di questa o quella marca di passeggini, fasciatoi e vestitini [¼]”


Si parla molto della donazione delle cellule staminali del cordone e/o della loro conservazione.
Nel mio piano del parto avevo scritto chiaramente che non autorizzavo il taglio del cordone ombelicale finché questo continuava a pulsare.
Ecco cosa scrive in proposito l’ostetrica citata:
“Ci sconvolge la priorità degli ultimi tempi di «assicurarsi» la salute futura tramite la raccolta del sangue cordonale (del cordone ombelicale), che verrà custodito in una banca estera, pagando un’ingente somma di denaro, confidando in un’utilità futura. Solo noi ostetriche[1] cerchiamo invano di far capire che il clampaggio[2] ritardato del cordone, come prevede il parto naturale, fa sì che quel sangue tanto prezioso arrivi al neonato alla nascita e che la natura ha previsto questa «preziosa riserva» proprio per lui.
Si tratta di un sangue non solo ricco di cellule staminali, ma di ossigeno, ferro, globuli rossi e ormoni materni importanti per il primo attacco al seno. Raccogliere quel sangue significa privarne sicuramente a questo punto il neonato, affinché lo possa avere per un «forse » nel futuro … e non ci sono evidenze che il sangue cordonale per uso autologo abbia efficacia.”

E prosegue:
“La gravidanza e il parto sono stati un business finora, e da poco tempo a questa parte lo è anche il cordone ombelicale. Questo perché? Le madri del 2000 [¼] sono figlie della società dell’immediato?
Gli studenti delle scuole dell’obbligo conoscono a menadito l’anatomia e la fisiologia degli apparati più impensati [¼], ma non sanno, perché non viene loro spiegato, come nasce un bambino, con quali potenze, con quali affascinanti meccanismi; non sanno che il latte materno è l’alimento più completo che esista per un neonato.
Forse il mistero della nascita e della maternità è ancora tabù.”

Da protagoniste o no, voi che esperienza avete intorno alla gravidanza e al parto?
Quali le informazioni che le Asl e/o specialisti privati vi hanno fornito?

A presto!




[1] Nel mio caso l’ostetrica che teneva il corso preparto della Asl invitava le future mamme a optare per la donazione delle cellule staminali del cordone. Alla mia obiezione che in quel modo si privava il neonato di una risorsa importante, ha risposto che non c’erano evidenze scientifiche in proposito. (!)
[2] Il clampaggio sarebbe il blocco e successivo taglio del cordone. Ci sono evidenze scientifiche – clicca qui e qui per info più approfondite e alcune citazioni - che sia utile per la buona salute del neonato, soprattutto, e della madre, attendere la fine della pulsazione del cordone prima di eseguire la rescissione.

mercoledì 4 aprile 2012

The Versatile Blogger award


Ormai più di 10 giorni fa ho ricevuto da Bepi - che ringrazio tanto - del blog mamma eco cheap il premio The Versatile Blogger.


Aver ricevuto il premio comporta scrivere 7 cose di me.
Eccole:
  1. Amo i bambini;
  2. Amo il silenzio, che mi occorre per ricaricare energia;
  3. Amo leggere quasi di tutto, eccetto i libretti delle istruzioni J;
  4. Amo i fiori e gli alberi;
  5. Amo il rumore della risacca del mare e sentire la sabbia umida sotto i piedi la mattina presto;
  6. Amo la vita;
  7. Compro bio e cerco di evitare il superfluo, perché credo che sia una strada per contribuire a creare un mondo migliore.
Ora dovrei girare il premio ad altri 15 blog, ma rischierei di fare dei “doppioni” con gli altri premi. 
Facciamo così: i/le primi/e 15 blogger che lasciano un commento a questo post elencando almeno 3 cose che li descrivono vincono il premio.

Vi aspetto, non fate i timidi!

A presto!